Fascicolo 2/2021
Sommario
ISSN 2240-4732
doi 10.26321/munus/2_2021
Editoriale
Alfredo Moliterni, La nuova disciplina sulle nomine nelle Autorità indipendenti………………………………………………………………………………….v
Saggi
Livia Lorenzoni, Liberalizzazione e semplificazione dei procedimenti autorizzatori e razionalizzazione dei controlli amministrativi sui privati: obiettivi conciliabili?……………………………………………………………………299
Annalisa Giusti, La rigenerazione urbana come strategia di ripresa e resilienza…………329
Articoli
Marco Bevilacqua, Il mimetismo della nozione di pubblica amministrazione. Un’analisi empirica…………………………………………………………………….345
Klaudia Kurcani, Le reti di comunicazione elettronica tra pressioni europee ed interventi nazionali…………………………………………………………………389
Giulia Mattioli, La clausola di prelazione statutaria impropria nelle società a partecipazione pubblica………………………………………………………………413
Gabriele Torelli, La salvaguardia delle attività tradizionali nei c.d. “locali storici”………………………………………………………………………………..437
Opinioni
Aldo Sandulli, La scommessa del Pnrr per il rilancio degli Istituti tecnici superiori (Its) …………………………………………………………………………..467
Lorenzo Saltari, La scuola italiana nelle riforme del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza………………………………………………….479
Notizie sugli autori………………………………………………………………………491
La rivista
Munus – Rivista giuridica dei servizi pubblici è una Rivista quadrimestrale attiva dal 2011, fondata dai Prof.ri Giacinto della Cananea, Tommaso Edoardo Frosini e Aldo Sandulli.
Si tratta dell’unico periodico italiano, costruito con rigore scientifico, dedicato specificamente ai servizi pubblici e che dedica ampio spazio anche agli appalti pubblici. Tali settori sono di rilevante vastità e importanza strategica, costantemente al centro del dibattito scientifico, nonché dell’agenda politica ed economica italiana ed europea. Infatti, per studiare i rapporti tra pubblico e privato, tra istituzioni e mercato, tra Stato e società, tra globale e locale, tra politica e amministrazione, tra libertà ed eguaglianza, tra individuo e associazione, i servizi pubblici (e gli appalti) rappresentano, anche in chiave storica, una fondamentale cartina di tornasole.
Nei dieci anni di attività, la Rivista, oltre a colmare un vuoto in campo giuridico, ha avuto l’intento di creare un laboratorio scientifico, capace di mettere insieme e a far dialogare diritto e scienze sociali, scienze umane e scienze dure, studiosi e operatori: non vi è, oggi, un’area che si presti più di quella dei servizi pubblici a un siffatto tentativo. Anche perché tale area attrae gli interessi di una pluralità di studiosi (economisti, scienziati politici, sociologi, ma anche ingegneri, architetti, medici, ecc.), ciascuno dei quali si avvicina ad essa continuando a parlare la propria lingua, con la conseguenza di una babele culturale. La Rivista, di taglio propriamente giuridico, ha quindi contribuito a una nuova koiné culturale, attraverso il graduale avvicinamento dei saperi e la costruzione di un linguaggio e di un patrimonio concettuale comune.
La Rivista è divenuta, nel tempo, un punto di riferimento per la comunità scientifica sui temi dei servizi di interesse generale, che sono quelli su cui più consistente è l’avanzamento degli studi giuspubblicistici, sia in campo nazionale sia in ambito europeo. Munus ha pubblicato, nel corso degli anni, significativi contributi di valore scientifico elevato.