Lucrezia Corradetti, La cooperazione tra pubbliche amministrazioni come alternativa alle procedure ad evidenza pubblica

Sommario:

 

1. Un inquadramento del tema. Il principio di auto-organizzazione della pubblica amministrazione.

2. La cooperazione orizzontale o c.d. partenariato pubblico-pubblico.

3. Elementi di discrimen tra cooperazione e logica contrattualistica.

4. La cooperazione tra pubbliche amministrazioni declinata alla luce del principio del risultato.

5. Il problema della fase esecutiva degli accordi pubblicistici e la possibilità di recesso unilaterale.

6. Considerazioni conclusive.

 

Abstract:

 

The paper examines the issue of cooperation between public administrations, also referred to as horizontal cooperation, as an alternative to public procedures. The essay first analyses the rulings of the Court of Justice of the EU, which anticipated the regulation of horizontal cooperation in the Public Procurement Directive, transposed in Article 5(6) of Legislative Decree No. 50 of 2016, focusing on the pronouncements of administrative jurisprudence that have specified the conditions under which there is genuine cooperation between public administrations and not a disguised contract in violation of competition rules. Legislative Decree No. 36 of 2023 places outsourcing and horizontal cooperation on an equal footing, which makes it necessary to examine the issue in the context of the principles set forth therein and, in particular, in the light of the results principle. Finally, the article addresses the issue of the possibility of unilateral termination of the agreement, which concerns the executive phase of the relationship.

 

Il saggio esamina il tema della cooperazione tra pubbliche amministrazioni, anche denominata cooperazione orizzontale, come alternativa alle procedure ad evidenza pubblica. Il tema ha assunto una innovata centralità alla luce del nuovo codice dei contratti pubblici che pone l’esternalizzazione e la cooperazione orizzontale su un piano di tendenziale parità. Lo studio, partendo dalle pronunce della Corte di Giustizia che hanno anticipato la disciplina della cooperazione orizzontale contenuta nelle direttive sui contratti pubblici, poi recepita nell’art. 5, c. 6, d.lgs. n. 50/2016, analizza le pronunce della giurisprudenza amministrativa che hanno precisato le condizioni che debbono sussistere affinché si instauri una effettiva cooperazione tra le pubbliche amministrazioni coinvolte, scongiurando la stipula di un contratto mascherato, in violazione delle norme sulle procedure ad evidenza pubblica. Il d.lgs. n. 36/2023, sancendo la tendenziale alternatività tra la cooperazione orizzontale e le procedure di gara, rende necessario una sistematizzazione del tema nel contesto dei principi ivi enunciati e in particolare alla luce del principio di risultato. Infine, l’articolo affronta il problema, relativo alla fase esecutiva del rapporto, della possibilità di scioglimento unilateralmente della convenzione, in mancanza di disposizioni specifiche che regolino l’esecuzione dell’accordo.

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