Sommario:
1. Interesse sociale e beni comuni.
2. L’eterno dibattito sull’interesse sociale e il ruolo delle crisi come acceleratore del cammino verso il “corporate purpose”.
3. Appunti per un modello di “commons-oriented corporate governance”.
4. La “commons-oriented corporate governance” nel flusso normativo europeo: EU Taxonomy, CSRD, CSDDD.
5. Casi di studio.
6. Le società a partecipazione pubblica come “stewards of the commons”?
Abstract:
The principle of sustainable development demands a radical rethinking of economic and financial activities, calling for organizations and investments that consider or promote economic, social, and environmental characteristics. Within this framework, corporations can play a pivotal role by transcending the traditional dichotomy between profit and social function, thus redefining their mission. This paper addresses a research question revolving around a governance model aimed at transforming capital companies into potential stewards of the commons. Starting from an overview of the longstanding debate on corporate purpose, it develops a theoretical definition of the model. Its validity is verified through an analysis of recent European regulatory measures—EU Regulation 2020/852 on the EU taxonomy and the CSRD and CSDDD directives—and an empirical study of three typologies of corporations: family-owned, foundation-owned, and non-profit utility. The findings indicate that the proposed model may be particularly effective for publicly owned utilities, whose hybrid characteristics can readily foster sustainable development.
Il principio dello sviluppo sostenibile richiede una radicale revisione delle attività economiche e finanziarie, sollecitando organizzazioni e investimenti che tengano conto — o promuovano — caratteristiche economiche, sociali e ambientali. In questo contesto, le imprese possono svolgere un ruolo centrale, superando la tradizionale dicotomia tra profitto e funzione sociale, e ridefinendo così la propria missione. Questo articolo affronta una domanda di ricerca incentrata su un modello di governance volto a trasformare le società di capitali in potenziali custodi dei beni comuni. A partire da una panoramica del dibattito di lunga data sullo scopo dell’impresa, il lavoro elabora una definizione teorica del modello. La sua validità viene verificata attraverso l’analisi di recenti interventi normativi europei — il Regolamento UE 2020/852 sulla tassonomia, le direttive CSRD e CSDDD — e uno studio empirico su tre tipologie di società: a conduzione familiare, controllate da fondazioni e a scopo non lucrativo. I risultati indicano che il modello proposto può rivelarsi particolarmente efficace per le utility a partecipazione pubblica, le cui caratteristiche ibride si prestano a favorire lo sviluppo sostenibile.